La Casa Bianca ha annunciato un piano in 10 anni per salvare le api (e con loro altri insetti impollinatori, uccelli e pipistrelli) che dal 1940 a oggi si sono dimezzate, passando da 5 milioni a 2.5 milioni di esemplari stimati.
Le piccole creature gialle e nere garantiscono attraverso l’impollinazione l’ampio consumo di frutta, noci e verdure della società statunitense, pari a un terzo del cibo consumato, e garantiscono tra i 15 e i 18 miliardi di dollari di profitto agricolo all’anno.
Secondo i ricercatori, le ragioni per il declino sono molte: dai parassiti e batteri, fino a situazioni di stress ambientale come la mancanza di polline.
Il piano del Presidente americano Obama “Strategy to Promote the Health of Honey Bees and Other Pollinators” prevede uno stanziamento di 82 milioni di dollari nel solo 2016 per attuare le strategie di salvataggio delle api.
Procedure per la salvaguardia
Il piano di salvataggio segue tre strategie principali: ridurre a metà la perdita di colonie di api; creare milioni di ettari di terra più adatti agli impollinatori; ricercare il modo per minimizzare l’esposizione delle api ai pesticidi, rivalutando gli effetti degli insetticidi neonicotinoidi.
Il Dipartimento Americano per l’Agricoltura (USDA) insieme al Dipartimento degli Interni, sta studiando una serie di procedure per la gestione della terra per progettisti e dirigenti del settore agricolo.
Si sta, inoltre, valutando la costruzione di giardini impollinatori in edifici federali, oltre che sui terreni privati, e di intervenire su milioni di ettari di terra gestiti dal governo federale.
Là dove natura non arriva
Per sostenere la specie, un gruppo di scienziati e ricercatori della Washington State University sta utilizzando tecniche di ingegneria genetica per cercare di creare api più forti e sane, così da combattere il collasso delle colonie.
“Con l’inseminazione strumentale posso fare cose che non si verificano in natura” spiega la scienziata Susan Cobey. Nella sua azienda agricola biologica a Whidbey Island, Washington, Cobey alleva api maschio drone, destinate all’accoppiamento, che possono sopravvivere in condizioni difficili. In questo modo estrae semi di droni e fertilizza api regine nella speranza che la prole risultante condivida una combinazione avanzata del DNA resiliente.
La responsabilità è di tutti
Obama ha chiamato tutti i suoi connazionali all’azione. Contribuire a salvare le api, così preziose, non richiede molti sforzi. Ci sono alcune semplici procedure che si possono attuare come, per esempio, piantare un giardino impollinatore, costruire una casetta per le api, evitare o ridurre l’uso di pesticidi, registrarsi al registro Pollinator Partnership e fare i propri acquisti ortofrutticoli da allevatori locali.
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