Al giorno d’oggi, sir David Attenborough è visto come un’icona, il punto di riferimento assoluto nel campo dei documentari naturalistici. In particolare nel Regno Unito, dove Attenborough esordì con la serie “Zoo Quest” negli anni Cinquanta, gran parte del pubblico è nata e cresciuta con i suoi programmi.
Eppure, agli inizi la sua carriera rischiò di prendere ben altre direzioni: dopo la laurea in scienze naturali Attenborough lavorò come autore di libri scolastici, ma dopo un paio d’anni venne assunto alla BBC, pur non avendo nemmeno la televisione in casa (ai tempi, poche famiglie l’avevano) e avendo visto soltanto un programma televisivo in tutta la sua vita. Nei primi tempi lavorò come autore, essendo giudicato poco adatto alla conduzione di programmi a causa dei suoi grandi denti frontali. Ma, per fortuna, dopo breve tempo al giovane David vennero assegnate alcune conduzioni e il suo carismatico e trascinante modo di raccontare la natura piacque da subito al pubblico televisivo.
Ben presto la carriera di Attenborough si sviluppò su due fronti separati: da un lato c’era il naturalista e documentarista, dall’altro l’autore di programmi e dirigente del più importante canale televisivo britannico. Ad un certo punto, quest’ultima prese il sopravvento: a sir David fu offerta, nel 1972, la posizione di direttore generale della BBC. Ma, come ben presto confessò a suo fratello, il regista premio Oscar Richard Attenborough, David non ambiva in alcun modo ad un lavoro fisso dietro ad una scrivania. E così ben presto tornò a dedicarsi a tempo pieno al suo grande amore, la narrazione delle meraviglie della natura. Il resto è storia: la serie “Vita sulla terra”, uscita nel 1979, divenne un punto di riferimento, di lì in avanti, per chiunque volesse creare documentari naturalistici. E le produzioni firmate dal geniale broadcaster londinese si susseguirono negli anni, ottenendo sempre ascolti strepitosi, fino all’ultimo grande successo, “Planet Earth II”, uscito nel 2016 e narrato dalla carismatica e inconfondibile voce dell’ormai novantenne sir David, che non ha ancora smesso di trasmetterci la sua incontenibile passione per il mondo naturale.
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