Alcuni fossili di denti trovati in una caverna nel Sud della Cina proverebbero che l’Homo sapiens sia arrivato nel continente asiatico circa 100mila anni fa, periodo in cui – secondo quanto sostenuto fino ad ora dalla comunità scientifica – i primi spostamenti al di fuori del continente africano si sarebbero dovuti ancora compiere.
La scoperta, dunque, anticipa le migrazioni di Homo sapiens, che si ritiene abbiano avuto inizio, invece “solo” 50-60mila anni fa.
I fossili di denti, in totale 47, sono stati rinvenuti in una caverna nel distretto di Daoxian, nella Cina meridionale. Ma a parte questi reperti, i ricercatori non hanno trovato alcun arnese in pietra, segno che l’uomo in quella zona non ha mai vissuto in maniera stanziale.
“I denti in questione sono senza dubbio quelli di un Homo sapiens – ha riferito Maria Martinon-Torres, paleoantropologa dell’University College di Londra, che assieme ai colleghi dell’università di Pechino ha condotto la ricerca -. La loro forma piccola, le radici ridotte e le corone piatte sono tutte caratteristiche tipiche dell’apparato dentale dei moderni umani”.
Tuttavia, è impossibile stabilire con certezza l’esatta età dei fossil. I denti, infatti, non contenevano più alcuna traccia di radiocarbonio. Per definire un periodo di appartenenza quanto più preciso possibile i ricercatori si sono, allora, basati su alcuni depositi di calcite rinvenuti nella grotta. Alla fine si è giunti alla conclusione che i denti possono avere tra gli 80mila e i 120mila anni. Se così fosse, Homo sapiens partì alla conquista del Pianeta molto prima del previsto.
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