A partire dal primo ottobre e fino al 31 dicembre, anche l’allodola (Alauda arvensis) potrà essere cacciata.
Classificato come “vulnerabile” dalla lista rossa italiana delle specie a rischio, la popolazione di questo passeriforme negli ultimi 15 anni è calata del 45%. In Europa, la sua presenza è indicata in declino in 19 Stati su 23 e, oltre all’Italia, gli unici Paesi in cui questo volatile è ancora cacciabile sono Cipro, Malta, Francia, Grecia e Romania.
Lo scorso anno sono state un milione e 800mila le allodole cacciate nel nostro Paese, pari al 73% del totale delle allodole abbattute in Europa.
La battaglia della Lipu
Per fermare il massacro di questo uccello già fortemente minacciato la Lipu chiede che l’allodola venga rimossa dalla lista delle specie cacciabili.
«Il nostro obiettivo è quello di ottenere un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che vieti la caccia all’allodola, specie non più in grado di sopportare la pesantissima pressione venatoria cui è soggetta, in Italia e non solo – ha spiegato il presidente della Lipu Fulvio Mamone Capria –. Chiediamo ai cittadini di sostenerci in questa battaglia firmando la petizione sul nostro sito. Una volta raccolte 50mila firme, chiederemo al Presidente del Consiglio Matteo Renzi di proteggere in modo pieno e definitivo questa specie preziosa e bellissima».
riproduzione consentita con link a originale e citazione fonte: rivistanatura.com