Abbiamo già parlato dell’esperienza degli “Asili nel Bosco”, comuni in molti paesi del centro e nord Europa, come la Germania ed i paesi scandinavi ed ora da qualche anno attivi anche in Italia.
E proprio gli ideatori del primo Asilo nel Bosco del nostro Paese, presso Roma (diventato quest’anno anche Scuola Elementare), hanno rilanciato con un nuovo ed ancor più originale progetto l’Asilo del Mare! Bambini che corrono in spiaggia, fanno castelli con la sabbia, esplorano canneti e giocano fra i gabbiani. E non lo faranno d’agosto sotto il sole bollente e in mezzo a una folla di turisti accaldati, ma tutti i giorni dell’anno durante le ore di scuola.
A partire da gennaio infatti, lungo il littorale di Ostia, partirà il primo asilo di questo tipo a livello mondiale, grazie ad una collaborazione tra l’Associazione Manes, la LIPU e l’Istituto Comprensivo Amendola Guttuso di Ostia. Del resto portare la scuola al mare è la giusta evoluzione per un Paese, come il nostro, che ha oltre 7400 chilometri di coste.
Come raccontano i due ideatori, Sabina Bello e Danilo Casertano dell’Associazione Manes, l’approccio pedagogico di questo che è ancora un progetto sperimentale resta lo stesso di quello dell’asilo nel Bosco, con i principi di fondo che sono sempre quelli dell’outdoor education. Cambia soltanto la cornice, con tutto quello che ovviamente comporta. Ad esempio il rapporto con l’acqua, ancora tutto da esplorare.
E si tratterà a tutti gli effetti di un asilo pubblico, accessibile a tutti, grazie alla convenzione con l’Istituto Comprensivo Amendola Guttuso di Ostia che ha messo a disposizione una classe per le (poche) ore di lezione al chiuso. Mentre la collaborazione con il Centro Habitat Mediterraneo-CHM, un ‘oasi della LIPU alle foci del Tevere con cui l’Associazione Manes collabora giù da anni, metterà a disposizione un’area controllata di stagni salmastri e canneti dove fare una parte delle ore di lezioni, mentre il resto avverrà lungo le spiagge libere di Ostia.
Dove alla fine sarà il mare ad essere il vero maestro, che insegnerà ai bambini (ma anche a genitori ed insegnanti) come navigare tutti assieme, ciascuno seguendo il vento della creatività e le correnti della propria sensibilità, scoprendo tra le onde la rotta del proprio percorso.
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