Se alcune delle 60 uova di proteo (Proteus anguinus) dovessero schiudersi, si tratterebbe di un evento davvero eccezionale. “Per ora ci sono buone possibilità che tre di queste si schiudano”, ha spiegato Saso Weldt, biologo che lavora nelle grotte di Postumia, in Slovenia.
Qui, infatti, lo scorso 30 gennaio la femmina di proteo ha iniziato a deporre due uova al giorno, e il processo è ancora in corso.
Il proteo, conosciuto dai locali anche con l’appellativo di “Drago delle caverne” può vivere oltre un secolo ma – di media – si riproduce una/due volte ogni decennio.
Anche nel 2013 le Grotte di Postumia avevano ospitato un evento simile. In quell’occasione, però, altri individui di proteo si erano cibati delle uova, impedendone la schiusa. Questa volta, per fa sì che i piccoli possano venire alla luce, sono state prese misure eccezionali e la madre è stata spostata in un luogo idoneo e riparato.
Animale unico
Il proteo è l’unico vertebrato troglobio, vale a dire che ha il suo habitat unicamente nelle grotte, esistente in territorio europeo.
Si tratta di un anfibio di fatto cieco, dal momento che nell’ambiente in cui vive la vista non gioca un ruolo fondamentale per la sopravvivenza. Viceversa, l’olfatto del “drago delle caverne” è particolarmente sviluppato. Proprio attraverso questo senso, infatti, l’animale è in grado di riconoscere quali delle uova deposte sono vive e quali no, mangiando quelle non fertili.
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