“La troppa curiosità spinge l’uccello nella rete”, recita un vecchio proverbio.
Ma i tempi cambiano e la curiosità può essere molto utile. Questo lo sa bene la cinciallegra, l’uccello che sembra essere il più propenso all’esplorazione, fra quelli che vivono a contatto con l’uomo.
In un recente studio sono stati osservati i comportamenti degli uccelli di fronte a mangiatoie con cibo fornito dagli uomini. Il cibo “artificiale” è senza dubbio una importante fonte di sostentamento per gli uccelli, specialmente in inverno. Tuttavia, nonostante l’allettante offerta di un pasto facile e gratuito, gli uccelli mantengono un certo grado di diffidenza alla comparsa di una nuova mangiatoia e non ne approfittano immediatamente; d’altra parte come biasimarli, le mangiatoie sono in prossimità delle case ed è ben noto che nei pressi delle case si aggirino persone e gatti domestici, due disincentivi non da poco.
I ricercatori coordinati da Piotr Tryjanowski (Università di Poznan) e Federico Morelli (Università di Zielona Gòra), hanno scoperto che le cinciallegre (in particolare i maschi) sono gli uccelli che prima degli altri vanno a nutrirsi nelle nuove mangiatoie. Questo spiccato comportamento esplorativo è decisamente utile, la maggiore adattabilità infatti diminuisce la competizione intra specifica aumentando quindi la capacità riproduttiva della specie. È intuitivo: chi esplora trova fonti di cibo nuove e senza concorrenza.
La passione per l’esplorazione è una caratteristica non nuova fra le cince, gli uccelli appartenenti alla famiglia dei paridi. Non si può non ricordare il clamoroso fenomeno che vide protagoniste le cinciarelle negli anni ’30, in Inghilterra. Furono proprio loro a scoprire per prime come aprire una bottiglia di latte e quanto fosse buona la crema depositata nel tappo.
La curiosità, che senza dubbio ha fatto finire molti uccelli nella rete, può essere anche motivo di successo.
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