Durante gli spostamenti post-riproduttivi di fine estate, sulle colline emiliano-romagnole si concentrano vere e proprie correnti migratorie di rapaci di diverse specie, tutte attratte da una facile e abbondante fonte di cibo: gli ortotteri. Questi artropodi, dai piccoli grilli alle ben più grandi cavallette, infatti, sono presenti in buona quantità nei medicai, nei pascoli e nelle zone calanchive, e offrono un efficace e prolungato ristoro ai rapaci in transito. Questi, quasi richiamandosi l’un l’altro, a ondate affollano i posatoi e lo spazio aereo soprastante i campi e gli incolti. È questo uno dei momenti più favorevoli dell’anno per fotografare da molto vicino le loro incredibili azioni di caccia. Una volta trovato il posto più frequentato dai rapaci e la migliore esposizione solare, basterà collocare un capannino ben mimetizzato nell’ambiente e, armati di vigile attesa e di un tele (meglio se da 300 a 500mm, per una più facile gestione durante gli “inseguimenti” del soggetto), le emozioni non tarderanno ad arrivare!
Francesco Grazioli, fotografo e autore
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