La multinazionale olandese Shell ha annunciato che interromperà le trivellazioni nell’Artico per la ricerca e l’estrazione di idrocarburi. Alla base della scelta ci sarebbe l’esigua quantità di gas e petrolio estratti dopo la prima perforazione. Un gioco, insomma, che non vale la candela, anche a seguito dell’enorme eco che la scelta del colosso aveva avuto sull’opinione pubblica.
Greenpeace, che da mesi porta avanti una campagna per la tutela dell’Artico, ha accolto la notizia con enorme soddisfazione.
“Si tratta di un gran giorno – ha riferito Kumi Naidoo, direttore di Greenpeace international -. Questa è la vittoria dei milioni di persone che si sono opposte a Shell, che ora torna a casa a mani vuote. Chiediamo al presidente degli Stati Uniti Barack Obama di approfittare del dietrofront di Shell e cancellare tutti i futuri progetti di trivellazioni nelle acque dell’Artico”.
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