Alle 9 di una luminosa giornata di tarda primavera ci incontriamo con regista e troupe a Morciano di Romagna, grazioso paese quasi al confine con le Marche: oggi, foto e video della nuova Peugeot 3008 HYbrid4.
Messa a punto dell’itinerario, veloce cappuccio accompagnato da superbo mini-bombolone e… via fra le curve che conducono a Mercatino Conca – a Sud Est di S.Marino – punto di partenza del nostro giro. Di lì, attraverso strade secondarie – quelle indicate in grigino sulle mappe, per intenderci – ci avviamo verso il paese di Auditore ma, a metà strada, dopo aver assaggiato i panorami più belli dal culmine di un paio di crinali, deviamo verso la valle e raggiungiamo la Casa Canonica di Valle Avellana, che si trova sulla valle del fiume Foglia, a 500 m slm, nel cuore dell’antico Montefeltro. Da lì lo sguardo si allunga sui rilievi a perdita d’occhio, ma due di loro, anomali e affiancati, colpiscono. Sono i Sassi di Simone e Simoncello, simbolo dell’Omonimo Parco. Raggiungono i 1200 metri d’altitudine e sono piatti sulle sommità. Si dice che fossero la dimora di un gruppo di sacerdoti romani, i “Semoni”, ma anche vi avesse vissuto un eremita, Simone, da cui avrebbero preso il nome.
Qualche foto, un paio di riprese e si riparte, attraverso curve e saliscendi, alla volta di Urbino. Le fermate sono numerose, d’altronde il paesaggio in questa stagione è proprio notevole. Quando ti fermi l’occhio si perde nell’infinito: un susseguirsi di montagne e colline verdi su cui ogni tanto svetta una cittadella e là, in fondo, la costa con il mare lievemente velato. Non esistono rumori, a tratti soltanto il passaggio affaticato di muti ciclisti, stanchi ma, evidentemente, soddisfatti. Viene in mente lo spot in cui una silenziosa Peugeot 3008 ibrida supera, in assoluto silenzio, un gruppo di ciclisti di cui si percepisce appena il ronzio della catena che scorre fra corona e pignone. Ancora curve e verde fino a che non si percepiscono i segnali della cittadina che si avvicina: siamo giunti a Urbino, importante centro rinascimentale, patrimonio dell’Unesco, sede di una delle più antiche università d’Europa e candidata a Capitale Europea della Cultura 2019.
Soltanto un panino, di corsa. È tardi! Si decide di saltare il Parco Monte di San Bartolo che lambisce il mare. Nuovo obiettivo, la Riserva Gola del Furlo,verso Sud Est. Arriviamo all’imbocco della Gola ma l’antica strada Flaminia che la attraversa è interrotta causa frane… Proviamo dall’altra parte e la situazione non cambia. Non demordiamo e, infilato uno stradello, giungiamo sul greto del Candigliano. Siamo proprio nella Gola, l’acqua del fiume è alta e ringraziamo i blocchi che ci hanno fatto avventurare fin qui. L’orario è perfetto, per le riprese, le luci si infilano fra gli alberi che ci circondano e possiamo parcheggiare la Peugeot a pochi metri dall’acqua. Foto, riprese con il drone, battute e soddisfazione. Non poteva andarci meglio. Una telefonata, nel frattempo, ci dice che il Parco di San Bartolo, nel punto in cui volevamo andare è chiuso. Cosa voler di più? Siamo al tramonto ed è ora di tornare al Nord.
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