Un peschereccio battente bandiera spagnola è stato intercettato al largo dello stato insulare centroafricano São Tomé e Príncipe dall’equipaggio di Sea Shepherd nell’ambito di un’operazione congiunta con le autorità di São Tomé e le forze dell’ordine del Gabon.
Nel corso dei controlli è emerso che – nonostante il peschereccio fosse autorizzato per la pesca al tonno con palamiti – sull’imbarcazione erano presenti anche un gran numero di squali.
In particolare, sono stati trovati esemplari di verdesca o squalo azzurro (Prionace glauca), animale classificato come vulnerabile dall’IUCN, Unione Internazionale per la Conservazione della Natura.
Da verifiche più approfondite è emerso anche che le pinne degli squali erano già state asportate per essere smerciate. Questo configura una violazione del Regolamento CE Relativo all’Asportazione di Pinne di Squalo a Bordo dei Pescherecci (1185/2003) e del relativo emendamento (605/2013), che prevede che gli squali debbano essere sbarcati con le pinne ancora attaccate.
Il peschereccio spagnolo Alemar Primero è stato condotto sulla costa del piccolo villaggio di Neves, in attesa degli accertamenti delle autorità competenti che faranno luce sull’accaduto.
Lotta alla pesca illegale
Operazione Albacore, in corso da quest’anno, vede Sea Shepherd lavorare a fianco del governo del Gabon per contrastare la pesca illegale, non segnalata e non regolamentata all’interno del Golfo di Guinea. L’organizzazione ambientalista ha messo in campo anche la nave civile M/Y Bob Barker, che agisce sotto controllo del governo del Gabon. Durante il mese di agosto, anche São Tomé e Príncipe è entrato a far parte di Operazione Albacore, inviando due marine e un osservatore della pesca per unirsi all’equipaggio di Sea Shepherd e alla Marina Gabonese.
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