L’ orto botanico di Roma è situato alle pendici del Gianicolo, nel quartiere di Trastevere, ed è una struttura di 12 ettari utilizzata dal Dipartimento di Biologia ambientale dell’università la Sapienza come polo scientifico-didattico.
Esso sorge su quello che, nel 1500, era l’antico giardino del palazzo Corsini, una nobile famiglia fiorentina. Il palazzo, oggi sede dell’accademia dei Lincei, e il suo giardino, furono venduti alla fine del 1800 alla Stato italiano.
Oltre al ricco patrimonio botanico, è presente anche una vasta esposizione artistica tra le quali, le più degne di nota sono, la scalinata monumentale e la fontana dei tritoni.
L’attuale patrimonio botanico annovera oltre 3000 specie organizzate in diverse collezioni di particolare valore. La collezione di Gimnosperme occupa la zona collinare dell’orto botanico e comprende Podocarpi (Podocarpus ssp.), Pini (Pinus ssp.), Cipressi (Cupressus ssp.), Sequoie (Sequoia ssp.), Ginko biloba, Cycas revoluta e Wollemia nobilis ritenuta estinta fino al 1994. Spostandosi poco più avanti si passa nella zona in cui è stata ricreato il tipico bosco Mediterraneo, che rappresenta una testimonianza dell’antica vegetazione che ricopriva un tempo il colle del Gianicolo. Esso è costituito in prevalenza da Querce, Aceri, Allori e Carpini.
Altre aree di particolare bellezza sono le serre, con la serra Corsini che rappresenta la serra monumentale dell’orto botanico, e la serra tropicale, dove entrando ci si ritrova immersi in una vera giungla che ci rende direttamente partecipi di una minima parte di quella che è la grande biodiversità presente in quel tipo di habitat.
Non manca poi la parte dedicata al continente asiatico con un bellissimo giardino giapponese realizzato secondo il modello di giardino orientale con giochi d’acqua, piccole cascate e due laghetti. Vi si possono osservare le seguenti specie: Aceri (Acer buergerianum e Acer palmatum), il Pero corvino (Amelanchier canadensis), Camelie (Camellia sinensis), Magnolie (Magnolia stellata) il Mirto (Myrtus communis), e il classico Pruno (Prunus subhirtella) che siamo soliti osservare durante la fioritura con i loro bellissimi fiori rosa.
Ovviamente, non mancano specie arboree monumentali fra cui le più belle sono, secondo il mio parere, l’Acero palmato (Acer palmatus), una Sequoia (Sequoia sempervirens), un Faggio (Fagus sylvatica) e un Platano (Platanus orientalis).
Una curiosità: l’ Orto Botanico di Roma è uno dei nodi della Rete Italiana Banche del Germoplasma per la Conservazione Ex Situ (RIBES) della Flora Spontanea Italiana. La Banca conta oltre 1300 accessioni suddivise in 133 famiglie, 580 generi e 936 specie. I semi vengono conservati sottovuoto e una parte è mantenuta a 4°C, per l’utilizzo a breve termine, e una parte a -20°C, per la conservazione a lungo termine. La Banca del Germoplasma, inoltre, svolge attività di scambio di semi con gli Orti Botanici in Italia e nel mondo. Tutto ciò per preservare la biodiversità vegetale.
Non mancano anche specie rare e monumentali, il tutto adornato da una cartellonistica chiara e discorsiva. Un posto ideale per passare i pomeriggi primaverili che stanno per arrivare.
Buona passeggiata!
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