La città di Pechino sta sprofondando al ritmo incessante di 10 centimetri all’anno. È questo quanto emerge da uno studio condotto da un team di ricercatori internazionali con il supporto del National Natural Science Foundation of China.
La ricerca è stata condotta confrontando le immagini satellitari raccolte dal 2003 al 2010. Quello che ne è emerso è allarmante: in alcuni distretti della capitale cinese la terra sta cedendo senza sosta. Le aree più colpite sono quelle centrali e, in particolare, i distretti di Chaoyang, Changping, Shunyi e Tongzhou.
Le cause del crollo
Ogni anno la capitale cinese consuma 3.5 miliardi di litri d’acqua. Usate per l’industria, l’agricoltura e il consumo personale, le riserve idriche di Pechino, provenienti dalle falde sotterranee, si stanno rapidamente esaurendo. Questo causa il cedimento del suolo, già iper sfruttato.
Se non si dovesse trovare una rapida soluzione, Pechino rischierebbe davvero grosso: dalle nuove costruzioni ai trasporti pubblici la città potrebbe restare paralizzata.
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