La Banca Monte dei Paschi di Siena ha pubblicato uno studio, intitolato “La nuova frontiera dell’automotive – Un presente promettente e un futuro di successo per l’auto elettrica” di Andrea Dardi.
Nel capitolo dedicato alle considerazioni sull’andamento del mercato, si rileva che l’auto elettrica nel mondo ha cominciato a “decollare” nel 2011. Durante il 2014 erano stati venduti globalmente 320 mila veicoli elettrici, numero che comprende quelli a propulsione elettrica in senso stretto (EV), e a propulsione ibrida (PHEV). Lo stock totale di auto elettriche vendute ammontava a 740 mila a fine 2014.
A fine 2015, le vendite potrebbero aver raggiunto le 500 mila unità, dato compatibile con il trend attuale, mentre la barriera di un milione di unità a livello di vendite totali dovrebbe essere stata superata a metà anno.
In percentuale, la quota delle auto elettriche vendute in rapporto al totale delle auto rimane molto esiguo, pari circa allo 0,6%, ma a fine 2016 dovrebbe collocarsi intorno all’1% (fonte greentech media).
Oggi le quote di mercato dell’auto elettrica nei singoli paesi mostrano una netta prevalenza degli USA, che detengono oggi il 46% del mercato; il Giappone, secondo paese, è computato nel Resto del Mondo che ha il 27%. Ancora indietro Unione Europea e soprattutto la Cina, che hanno rispettivamente il 18% e l’8% sul totale delle auto elettriche vendute.
Le previsioni per l’anno 2021 prospettano una situazione completamente diversa: l’Unione Europea dovrebbe essere la prima area controllando il 37% del mercato e la Cina, in fortissima crescita, si attesterebbe intorno al 30%.
Questa distribuzione territoriale riflette la crescita attesa dell’automotive elettrico a livello globale.
In Italia, nel 2014 sono state vendute 21.387 auto elettriche (fonte blogspot mondoelettrico), quasi tutte di tipo ibrido. Nel nostro paese lo spazio per la crescita di questo mercato si prospetta molto significativo. Ecoincentivi, infrastrutture e calo dei costi saranno fattori determinanti.
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