Quattro nuovi giganteschi crateri sono stati scoperti in Siberia, presso la penisola di Yamal. Secondo gli scienziati potrebbero essere la conseguenza dei repentini cambiamenti climatici in atto.
Responsabile di queste voragini potrebbe essere il metano, accumulatesi nel permafrost (il terreno ghiacciato delle alte latitudini) e rilasciato all’improvviso, in seguito ad anomale pressioni riscontrabili nel sottosuolo.
Le ricerche continuano, ma già è emerso che il numero di questi “buchi” potrebbe essere maggiore ed essere legato allo scioglimento del ghiaccio alle alte latitudini. Lo rivelano alcuni allevatori di renne, convinti che ce ne siano molti che la scienza non ha ancora saputo “catalogare”.
Gli esperti parlano tecnicamente di esplosioni pneumatiche (senza incendi), ma non sono ancora in grado di dargli un significato preciso e in che modo sia possibile prevederne di nuove.
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