Se dovesse passare l’esame del Parlamento, il nuovo Codice Vallone per il Benessere degli Animali sarebbe la regolamentazione più avanzata d’Europa in termini di diritti degli animali.
La prima stesura del testo è stata letta nei giorni scorsi dal Ministro vallone Carlo Di Antonio ed è atteso ora il voto dei deputati del Parlamento vallone.
La più avanzata regolamentazione europea
«Il nuovo codice rappresenta innegabilmente un grande passo avanti – ha spiegato Michel Vandenbosch, presidente dell’organizzazione animalista GAIA, Global Action in the Interest of Animals -. Non è però un punto di arrivo ma un nuovo solido punto di partenza che apre la strada a provvedimenti sempre più ambiziosi nell’interesse del benessere degli animali».
Stop ai delfinari e alle galline in gabbia
Essendo il Belgio uno stato federale, se la nuova normativa entrerà in vigore riguarderà però solo la regione della Vallonia.
Tuttavia, i punti all’interno del testo rappresentano svolte epocali per i diritti degli animali: a partire dal 2028 non sarà più consentito costruire allevamenti di galline ovaiole in gabbia e le nove aziende agricole della regione che attualmente usano questo metodo dovranno cessare la loro attività entro quella data.
Inoltre, a partire dal primo gennaio 2023 i pony non potranno più essere impiegati per l’intrattenimento nelle sagre e nelle fiere. Novità anche per gli animali tenuti al pascolo, per i quali sarà obbligatorio fornire un riparo coperto.
In tema di sperimentazione animale, il regolamento avanza la proposta di vietare i test per i detersivi finiti e per gli ingredienti utilizzati; inoltre, si mira a ridurre progressivamente il numero di animali utilizzati nei laboratori con la proposta di tassare le strutture in base al numero di esemplari utilizzati.
Infine, una proposta di grandissima sensibilità è quella che riguarda i cetacei rinchiusi nei delfinari: a causa delle sofferenze che provano, questi animali non potranno più essere tenuti in cattività e sarà impedita qualsiasi possibilità di realizzare parchi marini in Vallonia.
Dubbi sul foie gras
L’unica zona d’ombra è quella che riguarda la produzione del foie gras: il governo federale belga, infatti, sembra essere contrario al divieto di allevamento di anatre e oche per la produzione del famoso prodotto.
riproduzione consentita con link a originale e citazione fonte: rivistanatura.com