Non è ancora riuscito ad aggiudicarsi il primato di sorvolo di una tratta transoceanica Solar Impulse 2, l’aeromobile che si alimenta unicamente di energia solare.
Inventato e progettato da parte di due piloti svizzeri, André Borschberg e Bertrand Piccard, Solar Impulse 2 è decollato lo scorso 31 maggio dall’aeroporto di Nanjing Lukou, in Cina, diretto alle Hawaii, negli Stati Uniti, con lo scopo di spingere i limiti del volo solare ed evidenziare il potenziale dell’energia rinnovabile.
A posticipare l’evento storico è stato però il clima. Solar Impulse 2 è dovuto atterrare due giorni dopo all’aeroporto di Nagoya, in Giappone, a causa di una frattura all’ala provocata dai forti venti. Durante questo primo tentativo, Solar Impulse 2, pilotato da Borschberg, ha volato ininterrottamente per 44 ore e 10 minuti, raggiungendo un’altitudine massima di 8.634 m e percorrendo 2.852 km.
“Il disguido non evidenzia un grande problema per il progetto, ma solo un ulteriore piccolo ritardo” spiega Piccard.
Tra i mesi di giugno e luglio l’aereo solare sarà alle prese con il giro del mondo. Una volta raggiunta Honolulu, la tappa successiva sarà Phoenix, in Arizona, e la meta finale combacerà con quella d’inizio: Abu Dhabi, in Dubai. Fino ad ora l’aeromobile solare è stato in Oman, India, Birmania e Cina.
Configurazione
Solar Impulse 2 è un progetto svizzero ed è l’unico aereo in grado di volare giorno e notte senza utilizzare una sola goccia di benzina.
L’idea originaria di non dipendere più dalla benzina è stata di Piccard, che dopo aver compiuto il giro del mondo con una mongolfiera a gas in 19 giorni, ha voluto trovare il modo per essere “libero di volare all’infinito”, come spiega lui stesso sul sito SolarImpulse.com
Sole e vento sono però indispensabili.
Il rivoluzionario aeroplano monoposto è costruito in fibra di carbonio e ha un’apertura alare di 72 metri, per un peso di soli 2.300 kg, che equivale al peso di una macchina. Le 17mila cellule solari costruite nelle ali forniscono energia rinnovabile ai quattro motori elettrici da 17.5 CV l’uno. Durante il giorno, le cellule solari ricaricano le batterie di litio del peso di 633 kg che forniranno energia per le ore notturne.
Ci sono voluti 12 anni di studi, concettualizzazione, design e costruzione; 50 ingegneri e tecnici; 80 partner tecnologici; più di 100 consulenti e fornitori; un prototipo (Solar Impulse 1) e un aeroplano finale (Solar Impulse 2) per realizzare l’aeromobile che sta rendendo l’impossibile quasi possibile!
riproduzione consentita con link a originale e citazione fonte: rivistanatura.com